Punti d’interesse

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Punti d'interesse

La prima chiesa di Noriglio, frazione collinare del comune di Rovereto, risale al 1373. Più piccola dell’attuale, era situata più a monte ed aveva la facciata principale rivolta verso la città. Non è noto il motivo per il quale fu intitolata a S. Martino Vescovo di Tours; fu probabilmente la fama di taumaturgo attribuita al Santo che condizionò la scelta degli abitanti del paese. Il campanile risale alla fine del Cinquecento e fu costruito in pietra. Nel 1790 la chiesa venne sconsacrata per poi essere demolita nel 1820 e far posto all’attuale edificio, resosi necessario a causa del notevole incremento della popolazione nel 1600.

La decisione di edificare la nuova chiesa diede luogo ad un’accesa controversia tra gli abitanti delle frazioni “alte” e quelli che la volevano nei pressi di quella antica. I primi la volevano costruire addirittura tra Moietto e Pietra e solo dopo una votazione, con la maggioranza di un solo voto, prevalse il progetto che portò all’attuale struttura. L’inizio dei lavori risale alla fine del Seicento ma non si sa quando fu finita. La sua benedizione coincise con il passaggio di papa Pio VI a Rovereto, nel 1782, mentre la consacrazione avvenne il 2 ottobre 1827 mediante il Principe Vescovo Francesco Saverio Luschin.

La chiesa si presenta come un’armonica fusione di stili, sul modello di quelle costruite dopo il Concilio di Trento.

Il campanile fu costruito contemporaneamente alla chiesa ed è alto 28 metri. L’orologio fu posizionato nel 1953 per volere di un comitato popolare e, oltre al contributo della Regione, vi fu quello dell’allora presidente del Consiglio dei Ministri, Alcide Degasperi.

Inizialmente, sul campanile, erano alloggiate tre piccole campane che nel 1886 vennero sostituite da altre quattro e poco dopo fu aggiunta la quinta. Nel 1915 il Governo Austriaco tolse le campane e le fece trasportare in Austria dove furono fuse per scopi bellici. Nel 1921 vennero posizionate cinque nuove campane, provenienti dalla Fonderia Ottolina di Seregno e consacrate da Monsignor Vigilio Parteli, decano di Rovereto. Ogni campana è dedicata ad un santo: la maggiore a S. Martino poi, in ordine decrescente, a S. Vigilio, a S. Rocco, a S. Giuseppe e la minore all’Immacolata. In ciascuna è inciso il rilievo del Santo cui è dedicata.

Andrea Bertotti

Fonte bibliografica: Guido Trentini: Noriglio e la sua storia. Manfrini Editori. Calliano, 1979.

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